FACCIAMO PIETA
FACCIAMO PIETÀ
PRESENTAZIONE OPERA E CONTESTO STORICO
La Pietà di Giovanni Bellini, realizzata tra il 1465 e il 1470, è un dipinto a tempera su tavola conservato alla Pinacoteca di Brera a Milano. L'opera si inserisce nel contesto del Rinascimento, epoca di grande fermento culturale e artistico. A Venezia, città natale di Bellini, l’arte sacra era ancora molto presente, ma si iniziava a esplorare una nuova sensibilità individuale e affettiva. In questo lavoro Bellini riesce a fondere la spiritualità tradizionale con l’interiorità dei personaggi, riflettendo le trasformazioni del tempo.
DESCRIZIONE
La scena raffigura Cristo morto sostenuto dalla Madonna e da Giovanni Evangelista dopo la deposizione dalla croce. I tre protagonisti, gli stessi presenti nel Cristo morto di Mantegna, rivelano l’influenza che quest’ultimo ebbe su Bellini. Il corpo di Gesù, inclinato sulla madre, appare abbandonato e pesante, mentre i colori dell’opera sono caldi, luminosi e delicati, conferendo alla scena un’atmosfera struggente e intima. L’interazione tra i personaggi e il fondo neutro intensifica il senso di silenzio e raccoglimento.
ANALISI CRITICA
L’opera trasmette un momento di dolore intenso ma composto. Maria, con uno sguardo malinconico e una lacrima accennata, incarna il dolore trattenuto, mentre Giovanni, affranto, distoglie lo sguardo. I personaggi sono umanizzati, privati dell’aura mitica e resi più vicini allo spettatore. Le aureole, appena tracciate, mantengono comunque un richiamo alla loro sacralità. Il braccio inerte di Cristo che si posa sul davanzale crea un senso di tridimensionalità, accentuando la profondità spaziale e la drammaticità della scena.
REINTERPRETAZIONE
La nostra reinterpretazione ha voluto conservare la forza emotiva del dipinto originale. Si è cercato di ricreare fedelmente gli abiti dei personaggi: un velo nero e rosso per Maria, un ramo di rosmarino come corona di spine, un asciugamano bianco per Cristo, e per Giovanni un lenzuolo blu e una maglietta nera. Il davanzale è stato sostituito con un banco di scuola, mentre aureole e sfondo sono stati aggiunti in fase di editing. L’espressione dei personaggi è stata pensata per riflettere le diverse reazioni alla morte, come nel dipinto di Bellini.